Shruti Box

Si tratta di uno strumento che è stato sviluppato dall’Harmonium europeo ma di dimensioni ridotte e decisamente più maneggevole, e che viene fatto risalire al 19° secolo quando fu importato in India dai missionari cristiani che necessitavano di uno strumento per accompagnare le funzioni religiose.

 

Ampiamente utilizzato oggi in India come bordone di sottofondo per la recitazione di Raga o Mantra, risulta essere molto versatile e dal suono pieno, a nota unica, che lo rende fortemente evocativo e adatto anche per vocalizzi, tecniche di improvvisazione modale, canto armonico, o accompagnamento di altri strumenti come ad esempio il Bansuri.

Per emettere il suono lo Shruti Box utilizza la forza dell’aria prodotta manualmente dal movimento dei due mantici presenti ai lati dello strumento. La tecnica usata per pompare l’aria internamente o l’inclinazione dello strumento consentono di modulare il suono che risulterà a volte dolce, a volte più potente, continuo o leggermente interrotto, e ciò comporta una certa manualità nel maneggiarlo correttamente.

L’aria viene aspirata dal mantice sul retro passando attraverso il cuore dello strumento e facendo vibrare delle ance in ottone poste all’interno. Proseguendo nel suo cammino l’aria fuoriesce dal mantice anteriore attraverso 13 leve accordate ad un’ottava musicale, le quali vengono aperte a piacere per comporre il tono musicale desiderato.

Gli Shruti Box sono disponibili con accordature a 440Hz o 432Hz, e solitamente coprono un’ottava musicale da Do a Do, ma possono essere accordate a piacere anche su altre scale cromatiche. A Calcutta vengono spesso ricondotti i migliori artigiani di strumenti musicali, che soddisfano le diverse richieste, come ad esempio la presenza di due serie di leve sulla parte anteriore (quindi accordatura a due ottave).

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